Le maratone di New York e Berlino si arrendono al coronavirus
La pandemia coronavirus colpisce le grandi maratone. Queste corse con decine di migliaia di runners, che provengono da tutto il mondo, sono eventi globali di massa e come tali sono i più soggetti ad essere vittime dei contagi e delle relative restrizioni dei governi. New York poi è stata la città più colpita del paese che ha avuto più vittime e contagi, gli Stati Uniti d’America, quindi per la seconda volta nella sua storia, 2012 con l’uragano Sandy, non si correrà la 50ma edizione della maratona di New York prevista per il 1° Novembre.
Diversa storia per la maratona di Berlino, capitale della Germania, uno degli stati che meglio ha contenuto la pandemia, salvo contagi degli ultimi giorni, ma che un decreto governativo limita sino al 24 ottobre gli eventi che radunino più di 5000 persone, cosa che ormai viene superata di 10 volte da una maratona come quella berlinese. Quindi le grandi maratone sono vittime del loro gigantismo, e in prospettiva ci sarà da ridisegnare tutta la “Road Race”, che si basa sulla massiccia partecipazione di amatori, non solo dei top runner, che potranno continuare a gareggiare sulle competizione di elite e nei meeting.